sabato, novembre 24, 2007

Aspetta e ti troverà



Una giornata alle corse,

seguita da un tuffo

in piscina,

seguito da cinque minuti

nella sauna,

seguita da una doccia,

seguita dalla lettura della posta

(non molto interessante)

poi la mogliettina

racconta qualcosa della sua

giornata,

i miei sette gatti mi accolgono

uno alla volta

e la serata

comincia.
Dal puro inferno a questo.

riuscirò a sopportarlo?

Ci riuscireste voi?

Ma non preoccupate

vi,l'inferno tornerà,

rinvigorito,

mi troverà

di nuovo

più vecchio, più grasso

e io ti farò rapporto,

caro lettore,

nello stile a cuiti sei

abituato.

Gigli


Da qualche parte in questo sconfinato mondo, c'è una piccola fioraia che mi attende, avrà per me solo gigli profumati. Sarà il mio viaggio e la mia più grande storia, nutrirà la mia sete di conoscenza e mi scalderà quando ho freddo ma non ho voglia di ammetterlo. Sarà i miei occhi quando arriva la sera e la stanchezza mi offusca la vista. Sarà bella per me. E non me ne frega niente se avrà i capelli color dell'oro o gli occhi tinti d'azzurro. Da qualche parte c'è una donna che come me non conosce ancora il nome del suo amore, o la portata delle sue voce, ma conosce a perfezione la forma della mano. Perchè mano nella mano saremo uno. Da qualche parte lei attende me.


ed io qui, ho spalle tanto da grandi da sorreggervi tutti, ma spalle troppo piccole per aspettare solo ancora un pò.

lunedì, ottobre 15, 2007

Rimpatriata


Il gatto m'ha spruzzato
il computer
e lo ha messo
ko.
così rieccomi
alla mia vecchia
macchina da scrivere.
è più
resistente.
sopporta
piscio di gatto,
birra vino
rovesciati,
cenere di sigaro
e sigaretta,
praticamente ogni cazzo
di cosa.
mi ricorda
me stesso.
bentornata
vecchia mia,
dal vecchio
tuo.


Charles Bukowski

mercoledì, agosto 29, 2007

Panno Verde

Un bisbiglio ed un sussulto,
una foglia nel vento,
una serata e la sua chitarra,
che gentilmente suonava.

Forse la tristezza che portavi
Avrebbe confuso altri sguardi,
qualcuno avrebbe potuto anche non vederti,
altri avrebbero voluto consolarti.

Ma io ero proprio lì,
zitto a capire.
Ed io ero proprio lì,
con gli occhi in tasca.

Come un servo che non ringrazia,
come una nuvola che non abbaglia,
come un fiore che non prende fuoco,
come una chiesa che non sposa.

Io ero lì.

Con il colore dei tuoi occhi,
accompagnato dall’odore della tua grazia,
che come la temperatura e la portata
della vampa non sono che
l’anima portante di un sogno.

Così io non rimango che giocatore.
Qualche asso nella manica,
qui seduto a bluffare
al panno verde di Dio.

sabato, agosto 25, 2007

Gomme buone.


Spesso è solo una questione di gomme buone.Mi spiego meglio. certo la strada non è solo una questione di gomme, ma se vuoi raggiungereil più in fretta possibile il resto della tua vita, beh te ne servono di buone.
Purtroppo, cari amici, non è una regola sempre vera, mi è capitato di trovare il resto della mia vita steso sotto la mia motocicletta. tutto grazie a delle gomme da buttare.Spesso è solo una questione di gomme da buttare. Vedete ho frenato all'improvviso e la mia gomma posteriore invidiosa, ha deciso di voler venire davanti. E sono caduto. Io e sally a terra, entrambi con danni da nulla.Allora mi sono rialzato. Ho rialzato la moto e ci siamo fermati. Io volevo fumare e lei aveva giusto bisogno di un paio di minuti per riprendersi. E sono ripartito. Siamo ripartiti.Il vento bruciava il mio braccio bruciato, Il vento raffreddava sally furiosa per esser caduta. Il vento alle gomme nn gli fa nulla. Tuttavia non è questa la cosa importante. Non ho imparato nulla cadendo, ed avevo già imparatoa rialzarmi.E' stato rendersi conto, che la vita che vivo alla fine è la vita che ho scelto. Vado in moto perchè voglio essersolo e cadere, voglio tirare su me e lei senza che ci sia bisogno di scuse.Io e la mia donna, sally, non parliamo mai, non ci siamo mai detti "ti amo" eppure uno non si rialzerebbe senza l'altro.E' la certezza della strada, forse dopo un salto ed un botto, lei potrebbe anche esser riparatama nn c'è uno abbastanza folle da ripararti se sei morto e non hai paparuzzi per lui.La moto è più degli ingranaggi del cambio, è più di due magnifici pistoni, non è metallo e plastica. ed io non sono la somma delle mie forze o le lecrime che ho versato, c'è più dio in paio di gomme buone che in un paio di tette rifatte.Io ho la mia strada, la strada ha me e la mia motocicletta. Ho anche un paio di gomme da buttare.Che dio le abbia in gloria perchè il resto della mia vita sono un sacco di chilometri ed ho bisognodi gomme eccezionali.
BuonViaggio e BuonaStrada, Nemo.

sabato, luglio 28, 2007

...Bacio




Una bella serata, una bella città, nuvole che se ne vanno a prender un caffè per non disturbare, poche stelle curiose venute a partecipare al gran ballo della luna piena per un soffio, quel bacio....quello splendido bacio...piccola scheggia sulle mie labbra...








Buon Viaggio, Nemo...

sabato, giugno 16, 2007

La mia migliore maschera

Spesso è una questione di istanti, la distanza che separa il pianto ed il sorriso non è qualificabile con umano regolo. Ti si affaccia nella mente con squallida certezza, viene dal mondo lontano per venirti a dire che i tuoi sogni non sono mai esistiti e mai esisteranno, viene a dirti che la tua felicità è solo un'altra presa per il culo.
Non è nemmeno una questione di resistenza perché è parte di te e senza quella sofferenza nel cuore non saresti nemmeno te stesso, ridente caricatura di un anima che non è reale, treno a vapore che si allontana dall'esistente, magnifico costrutto d'utopia, la sofferenza è la tua anima vitale.
Non occorre certo ragione per essere se stessi. Non v'è motivo d'essere differente dalla squallida maschera d'attore che mai avresti indossato, maschera tuttavia a te cara.
È lo squallido e certo destino del poeta, mio caro amico. Il tuo destino non ne ha comprato la grandezza o il genio, s'è solo preoccupato di donarti il fantasma, lo spettro del poeta. Alle tue spalle c'è sempre qualcuno che soffre con te, ma sei troppo stupido e Nemo per rendertene conto.
Addio mio buon amico, addio.

martedì, maggio 22, 2007

Mezzanotte

E' da poco passata la mezzanotte, in giro pochi diavoli ancora. Sono appena rientrato, oggi io e la bambina abbiamo fatto il primo giro. Mi batte forte il cuore. Ringrazio Dio per avermi donato la strada.

BuonViaggio,Nemo.

sabato, maggio 19, 2007

...




Lettere da Nemo


Carissima Sally,

qui le cose procedono con il solito incessante passo degli eventi, come leggerai dalle pagini fatte di puro etere di questo angolo di rete ho comprato una nuova moto e quasi per scherzo le ho dato il tuo nome. Probabilmente è stata solo una piccola provocazione o forse il tentativo di un triste fante di cuori di farti sapere che la notte, prima di addormentarmi è a te che va il mio pensiero.

Avrei voluto scriverti una lettera, ma da quando sei partita, non sono stato più in grado di rintracciarti. Tutte le lettere che ti ho spedito mi sono state rispedite senza essere state aperte.


Ho voluto scrivere queste quattro strampalate righe perchè oggi Nemo è stanco e non c'è più nessuno pronto a farmi l'amore. Non ho molta forza ancora per reggere queste maschere pesanti. Nemo, Gabriele, Vincenzo o come diavolo tu voglia chiamarmi, vuole ESSERE felice. Ho ben pensato di dimenticarti. Di candellarti.

Non hai mai avuto il diritto di danzarmi dentro, mai ti è stato dato il compito di straziarmi le carni e derubarmi del volto. Bella ed affascinante che tu sia, bruna e rabbiosa, passionale e bambina, devi abbandonare questo cuore come hai abbandonato queste città.
Non c'è donna che non ti racchiuda, donna che non t'assomigli. Ma non c'è donna che sia te.


Ora ho una moto che porta il tuo nome, e tu mia dolce mia, porti il mio nome tra i seni, proprio vicino al cuore, ma per quante miglia tu possa mettere tra te me, siamo sempre troppo vicini per essere due. Diavolo o Angelo, qualcuna c'ha legato. Torna e metti ordine in queste confuse parole, o allontanati per sempre rendendo questo caos pane dei miei giorni e vino della mia fama. Sally vaffanculo, ti amo.


BuonViaggio, Nemo.

sabato, maggio 12, 2007

Un giro in giro


Grazie ad uno dei miei più affezzionati clienti/fratelli oggi io e la cara Sally ci siamo divertiti parecchio...Non potevamo che ringraziare.....
Nell'attesa che il terzo lato del triangolo scenda dalla sua perla nera e salga su di un veicolo più maneggevole....BuonViaggio, Nemo&Sally

sabato, maggio 05, 2007

Sally


Carissimi avventori, spesso la felicità ha curve e bruni capelli, questa volta, la mia volta, ha un motore che ruggisce e piega la strada a suo favore. Certo magari sto esagerando, ma ho portato tra le stelle persone coi destino ben piantato per terra, lei, la mia moto se lo merita....

BuonViaggio, Nemo&Sally.

mercoledì, marzo 07, 2007

Senza Ali

Angeli che non credono.
Sogni che non destano.
Speranze bruno oro.

Una notte ha deposto
una regina per un'altra,
grazie a lenzuola spente
e sangue raffermo.

Fuori un'altra nera silenziosa,
con gialle luci
ad illuminare la prigionia
ben più certa delle catene.

I miei occhi sottili quasi chiusi,
cercano tracce di realtà
in questo posto che non ha luogo,
su di labbra senza ali.

Poi luce celeste,
per la prima volta luce e non abbaglio;
una vecchia corona ai miei piedi
ed il sapore simile ad un bacio.

Da labbra Senza Ali.

di Vincenzo Gabriele Nemo Tamborra

Buon Viaggio, Nemo.

martedì, gennaio 30, 2007

Sogni


Uno lo sto per esaudire

martedì, gennaio 23, 2007

L'uomo nero


Salve miei cari avventori, questa sera il mio bar è completamente vuoto, fuori sta piovendo e l'unica luce che illumina questo mio stanco volto è quella di questo dannato specchio sul mondo. Stasera volevo chiedervi se avete ricordi della vostra infanzia, avete avuto mai paura dell'uomo nero? Qualcuno di voi l'avrà certamente visto sotto il letto, altri magari dietro qualche sedia, io personalmente aspettavo che entrasse dalla porta di ingresso. Era alto più di me, forte più di me. Vestiva di una abito blu con camicia celeste con le mostrine, ma senza cravatta. Il mio uomo nero lavorava otto ore al giorno per cinque giorni la settimana. Nel tempo libero diceva cazzate. Cambiava auto ogni due anni e riusciva a fare splendidi pacchetti con gli spiccioli impilati. L'uomo nero...Buuu! Delle volte me lo porto dentro, enorme verità che si nutre dei miei pensieri, ceco servitore di malinconia e disperazione. Poi una mattina il sole è arrivato veramente, è stato bello lasciarsi bagnare la pelle dai raggi tanto caldi di quella luce rivelatrice e dell'uomo nero non è rimasto che una vecchia camicia con le mostrine, ma senza cravatta. Io non ho certo scelto il mio nome, ma non me ne dispiace poi così tanto. Delle volte faccio solo fatica a ricordarmelo.


Buon Viaggio, Vincenzo.